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Boni: ridurre il consumo di suolo è nostra priorità per l’intera area metropolitana


I dati dell’ISPRA dimostrano l’urgenza di un intervento


I dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISORA) nel 2020 ha fornito i dati sul consumo di suolo totale e sugli incrementi, comune per comune. Ecco i dati relativi all’area metropolitana torinese del consumo di suolo totale rispetto alla superficie dei comuni (aggiornati al 2019):
Torino: 65% stabile da 4 anni
Moncalieri: 29% picco di consumo nel 2018
Nichelino: 33,1% stabile da 4 anni
Orbassano: 34,2% picco nel 2017 e nel 2018
Rivoli: 31,8% picco nel 2015, 2018 e 2019
Grugliasco: 55,2% picco nel 2018
Collegno: 43,3% picco nel 2017 e 2019
Pianezza: 28,5% picco nel 2016 e 2018
Settimo t.se: 41% picco nel 2018
San Mauro t.se: 34,1% picco nel 2016 e 2019

Dichiarazione di Igor Boni (Candidato alle primarie del centrosinistra per Torino):
“La parola chiave per invertire questa tendenza è ‘ripristino’. Ripristinare una parte delle aree abbandonate da antichi utilizzi industriali rappresenta l’occasione per Torino e l’area metropolitana di contribuire in modo concreto al raggiungimento del consumo di suolo zero che l’Europa ci chiede. Quando parlo di questo tema spesso mi si dice ‘Ma a Torino non c’è consumo di suolo’. Rispondo che è vero per il capoluogo che ha già consumato 2/3 dell’intero territorio ma non vale per le grandi città confinanti con Torino e, ricordo, il Sindaco di Torino sarà anche il Sindaco metropolitano che dovrà a mio avviso – finalmente – attuare una pianificazione di area vasta per fermare il consumo di suolo a livello metropolitano.

Esiste il modo per trovare il giusto equilibrio tra la necessità di occupare nuove aree e il ripristino dei suoli di aree non più utilizzate, innanzitutto concentrando eventuali edificazioni nelle aree dismesse e abbandonate o, appunto, attuando con il contributo di finanziamenti privati il recupero di aree oggi non più utilizzate ad esempio con la forestazione urbana. Il suolo rappresenta la principale cassaforte della biodiversità delle terre emerse, è il principale contenitore di carbonio organico delle terre emerse.

Cementificare ancora significa aumentare l’impatto degli eventi alluvionali, ripristinare suoli significa contribuire alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. E’ una nostra priorità, è una mia priorità” nota: le due immagini allegate mostrano una carta geografica – alla medesima scala – dell’area metropolitana di Torino nel 1830 e oggi. Sono tratte dal rapporto sul consumo di suolo redatto da ISPRA e ARPA Piemonte Il consumo di suolo in Italia (www.arpa.piemonte.it)

4 febbraio 2021