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Russia ed ENI: Scaroni tenta invano di nascondere dieci anni di collaborazionismo con regime di Putin


“In un’intervista pubblicata oggi Paolo Scaroni recita la parte del manager apolitico che, dal 2005 al 2014, come AD di ENI strinse rapporti sempre più stretti con le aziende di Stato russe perché così facevano tutti gli Stati, così volevano tutti i governi italiani succedutisi in quegli anni e nessuno protestava. Iniziamo col rettificare quest’ultimo punto: “Nessuno tranne i radicali”. Abbiamo raccolto e messo online tutte le iniziative radicali contro Putin da quando è al potere, così in una nota Massimiliano IervolinoIgor Boni Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.

“Abbiamo riportato nel libro “L’italia e l’Europa alla canna del gas” il testo integrale dell’interrogazione dei deputati radicali (n. 4/0382 del 16/04/2007) con cui si chiedeva conto al governo Prodi II del collaborazionismo con Putin di ENI ed Enel nello smembramento dell’impero economico dell’oligarca russo Mikhail Khodorkovsky.

Scaroni tenta di cavarsela con un cinico “Quando siamo subentrati Khodorkovsky non c’era più da tempo, questo problema non me lo sono posto, né io, né Enel, né Prodi”. Nel 2007 Khodorkovsky era recluso in un carcere dopo che Putin l’aveva tolto di mezzo perché troppo potente, ma per lui erano intervenuti i suoi avvocati, avvertendo Eni ed Enel che stavano partecipando ad aste di beni rubati. Tutto questo è stato “un’operazione molto vantaggiosa” per ENI, come sostiene Scaroni?

Il suo cinismo ha prodotto solamente la dipendenza energetica dell’Italia dalla Russia, sulla scorta di un disegno strategico del tutto sbagliato e riassunto in questa dichiarazione di Scaroni dell’ottobre 2013: “Non dobbiamo pensare al rapporto con Putin, ma alla situazione tra vent’anni. Abbiamo una lunga storia comune, la forza di gravità ci avvicina”.

Ecco, al manager che dieci anni fa dimostrava di non aver compreso nulla del futuro geopolitico dell’Europa, il governo Meloni ha consegnato, come ricompensa per la sua cecità e il suo cinismo, la presidenza dell’Enel. Vergogna!”, concludono.