Scrivi S47 nella dichiarazione dei redditi.

Leggi di più: info 2x1000


Via Angelo Bargoni 32/36 00153 Roma
+39 06 87763 051 / +39 06 87763 053
info@radicali.it

Cina/Via della Seta, Radicali italiani: “Assente dal dibattito tema diritti umani violati” Appuntamento “Italia e Cina, fra Washington e Bruxelles”

Caricamento Eventi

« Tutti gli Eventi

  • Questo evento è passato.

Cina/Via della Seta, Radicali italiani: “Assente dal dibattito tema diritti umani violati” Appuntamento “Italia e Cina, fra Washington e Bruxelles”

21 Marzo 2019 @ 18:30 20:00


Giovedì 21 marzo, alle ore 18.30, a Roma(via A. Bargoni 32), Radicali italiani organizza il dibattito Italia e Cina, fra Washington e Bruxelles, sul ruolo che l’Europa può tornare ad avere nei commerci internazionali.
A questo primo incontro ne seguirà un altro incentrato sul tema eluso nel dibattito di questi giorni sulla Cina, quello della persistente violazione dei diritti umani. Infatti, nello scontro aspro tra le forze di Governo e tra settori del Governo e opposizione sulla strategia da adottare con la Cina nella cosiddetta “Via della Seta” manca proprio la questione più rilevante: i diritti umani», lo dichiarano in una nota Silvja Manzi, Segretaria Radicali Italiani, e Gionny D’Anna, Direzione Radicali italiani. «La Cina – aggiungono – resta il Paese dove vengono eseguite il maggior numero di condanne a morte, dove non sono garantiti i diritti di difesa, dove non c’è libertà di informazione, non c’è libertà di espressione, non c’è libertà di associazione e dove i dissidenti finiscono in galera per anni o decenni o per sempre. Un Paese totalitario, antidemocratico, che ha sposato la libertà di mercato ma non la libertà delle persone. Un Paese dove il nome del Presidente è stato iscritto nella Costituzione. Un Paese che da oltre mezzo secolo occupa il Tibet, in modo violento, con una sostituzione etnica tanto efficace quanto terribile; e le stesse politiche repressive le adotta nei confronti degli Uiguri del Turkestan Orientale, oltre che sulla sua stessa popolazione. Tutto questo è noto, ed è letteralmente incredibile – anche se non dovremmo più stupirci – che nell’attuale dibattito sui rapporti con la Cina queste questioni siano assenti, eliminate o al massimo totalmente marginalizzate.», concludono.