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Ucraina: Lavrov dovrebbe essere incriminato con Putin, altro che intervista

“La vergogna di una certa TV italiana ha raggiunto il proprio apice”, così in una nota Massimiliano iervolinoGiulia Crivellini Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani

“La messa in onda su Rete 4 ha dato modo, senza contraddittorio, al ministro degli Esteri russo Lavrov di trasmettere a milioni di italiani le solite fake news, la solita becera propaganda condita, addirittura, con incredibili affermazioni antisemite. Dato che di tutta evidenza Lavrov è un fondamentale anello della catena di comando del Cremlino, con al vertice Vladimir Putin, più che intervistarlo serve incriminarlo, serve un mandato di cattura internazionale per portare questi massacratori di civili di fronte alla giustizia internazionale per i crimini di guerra commessi e per i crimini contro l’umanità.

L’invito che facciamo ai media è di dare spazio all’iniziativa che abbiamo lanciato per sostenere l’intervento in Ucraina della giustizia internazionale con la campagna ‘Putin all’Aja’ che potremmo da oggi intitolare ‘Putin e Lavrov all’Aja’: Putin all’Aja – Radicali Italiani

Questa deriva della nostra informazione sta divenendo sempre più complice dell’aggressione russa e continua a tentare di mettere sullo stesso piano aggressori e aggrediti; nel caso di Lavrov, addirittura si forniscono maggiori elementi e spazio a chi si sta macchiando di efferati crimini.

Quello che continua a mancare è la voce di chi da 23 anni ha visto, detto, scritto cosa stava accadendo e sarebbe accaduto. La voce dei Radicali”, concludono.