Il Governo tolga onorificenza a portavoce di Putin e la dia a Navalny.
Da una settimana si sono perse le tracce di Alexei Navalny, il principale oppositore di Putin, condannato a 19 anni di carcere e che era recluso nella colonia penale di Melekhovo, a 240 chilometri ad est di Mosca.
Le condizioni di salute di Navalny erano già critiche. Come Radicali Italiani avevamo già richiesto a più riprese al Ministero degli Esteri di attivare la nostra ambasciata a Mosca per accertare la situazione di detenzione di Navalny.
Non vorremmo che Vladimir Putin avesse iniziato la sua campagna elettorale per la sua rielezione scontata alle elezioni farsa del 17 marzo 2024 infierendo ancora di più sul suo principale oppositore, di cui non pronuncia neppure il nome, affinché sia al più presto dimenticato sia dai russi sia dal resto del mondo.
Proprio per non dimenticare Alexei Navalny rinnoviamo la richiesta fatta formalmente lo scorso 2 giugno alla premier Giorgia Meloni di revocare l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana assegnata il 4/10/2017 al portavoce di Putin Dmitry Peskov e di attribuirla ad Alexei Navalny.
Lo dichiarano in una nota Massimiliano Iervolino – Segretario Radicali Italiani – Igor Boni – Presidente Radicali Italiani – Giulio Manfredi – Giunta Radicali Italiani.