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Primo Ministro ceceno Akhmed Zakayev al Congresso di Radicali Italiani

Akhmed Zakayev,  primo ministro in esilio della Repubblica Cecena d’Ichkeria, accompagnato da Oles Horodetskyy presidente dell’Associazione Cristiani ucraini in Italia, sono stati accolti oggi a Roma, ai margini del XXII Congresso di Radicali Italiani.

Il primo ministro Zakayev ha sottolineato come oltre alle responsabilità di Putin e dell’imperialismo russo vi sia una responsabilità storica e gravissima delle democrazie, che hanno chiuso gli occhi su centinaia di migliaia di morti ceceni nella prima e seconda guerra e poi sulle azioni militari della Russia in Moldavia, in Georgia, in Siria e in Crimea. In nome di convenienze e connivenze si è consentito negli anni alla Russia di entrare nel Consiglio d’Europa, nel G8, nel WTO e in numerosi organismi internazionali malgrado le azioni criminali del Cremlino.

Dichiarazione di Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani e Silvja Manzi, già segretaria di Radicali Italiani:

“Sono oltre 20 anni che Radicali Italiani lotta al fianco di chi ha subito e subisce la violenza e l’oppressione da parte del regime russo. Oggi chiediamo al nostro Governo e all’Europa di dare il massimo sostegno diplomatico e militare all’Ucraina. Chiediamo di nuovo che l’Unione Europea accolga l’Ucraina nel più breve tempo possibile. Chiediamo che vengano tolte “per indegnità” le onorificenze italiane consegnate indebitamente a Dmitri Peskov, portavoce del criminale Putin.

Un grazie particolare al primo ministro Zakayev che ora vive in esilio a Londra, che è stato testimone da 30 anni dei crimini russi in Cecenia. Zakayev è tra i primi firmatari del nostro appello ‘Putin all’Aja’ per portare il tiranno russo davanti alla Corte Penale Internazionale affinché sia giudicato per crimini di guerra e contro l’umanità”