Avvocati e avvocate al centro della democrazia per autenticare le firme

Articolo di Giulia Crivellini pubblicato su Il Dubbio l’11 luglio 2023

Tra pochi giorni, insieme a tanti iscritti, militanti e associazioni locali, inizieremo a raccogliere le firme su sei proposte di legge di iniziativa popolare: consumo di suolo e energia, misure di contrasto alla povertà, compensazione dei crediti delle imprese verso lo stato, decriminalizzazione del lavoro sessuale e superamento della legge 194 in materia di aborto.

Diritti, economia, ambiente, per offrire proposte concrete alla politica parlamentare e risposte radicali alle grandi urgenze del nostro tempo, attraverso la voce dei cittadini e delle cittadine. L’impresa è ardua, perché in Italia esiste una convenzione anti-popolare, che va avanti da quando è nata la Costituzione, legata a una paura dei grandi partiti di lasciare liberi i cittadini di promuovere referendum e proposte di legge.


Attivati con noi per raccogliere le firme!


La legge 352 del 1970 era studiata in modo che solo grandi partiti o grandi organizzazioni sindacali avessero le risorse economiche e organizzative per superare alcuni ostacoli, tra cui la necessità di raccogliere le firme alla presenza di pubblici ufficiali autenticatori.

Grazie all’azione di Mario Staderini, già segretario di Radicali Italiani, tre anni fa il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha riconosciuto che molte restrizioni alle modalità di raccolta firme erano irragionevoli e che il governo non era intervenuto per modificare o eliminare le numerose difficoltà burocratiche.

Le modifiche apportate alla legge 352 del 1970 non sono ancora soddisfacenti, ma tra queste ne è stata introdotta una di enorme rilievo: la possibilità anche per avvocati e avvocate di raccogliere e autenticare le firme, su tutto il territorio nazionale.

Come? Occorre semplicemente comunicare al proprio ordine di appartenenza la volontà di esercitare questa competenza, inviando una comunicazione tramite pec, non sarà necessaria altra autorizzazione. Per riuscire a raggiungere l’ambizioso obiettivo di 50.000 firme in sei mesi su ogni proposta occorrerà quindi una grande mobilitazione cittadina, a partire da chi può autenticare.

Farlo significa rendersi partecipi della vita democratica del nostro Paese ma, anche, se non soprattutto, dare la possibilità ad ogni cittadina e cittadino di attivare la democrazia e farsi protagonisti politici di temi centrali per l’Italia. Per dare disponibilità, basta compilare il form apposito sul sito radicali.it. Tu che stai leggendo, sarai dei nostri in questa avventura? Noi ti aspettiamo.