“La nomina a Direttore Generale della RAI di Giampaolo Rossi rappresenta bene le ambiguità incredibili del nostro Governo. Con una mano si aiuta l’Ucraina e con l’altra si producono atti che sono a tutti gli effetti aiuti al criminale di guerra Vladimir Putin: come, per l’appunto, la nomina di Rossi e quella a presidente di ENEL di Paolo Scaroni”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Giorgia Meloni mostra a reti unificate la sua faccia europea a sostegno del Presidente Zelensky (e fa bene) ma i giochi di potere di questa destra di Governo fanno venire i brividi. Giampaolo Rossi è da sempre al servizio della propaganda del Cremlino anche se oggi cerca di cancellare un passato che non si cancella.
Giampaolo Rossi, quello che ha difeso per anni le azioni di Putin, che ci diceva che era Obama a volere la guerra, che chi immaginava – come noi Radicali! – che la Russia potesse invadere l’Europa era schizofrenico, che scriveva che ‘La colpa di Putin è di non volere sottomettere la Russia ai dettami del nuovo ordine mondiale preconizzato da Soros’ o che ‘La democrazia in Occidente è in pericolo non per Putin ma per un’elite tecnocratica che sta distruggendo le sovranità popolari’ oggi guida la nostra televisione di Stato.
La RAI, anche nell’era dei social, rappresenta tra telegiornali e talk-show, uno dei principali strumenti con il quale si forma l’opinione pubblica, il consenso o il dissenso. Sta avvenendo una trasformazione nel nostro Paese, che la stragrande maggioranza dei cittadini non vede, non può vedere. Una trasformazione celata alla vista che sta scavando la terra sotto le nostre istituzioni, peggiorando una situazione legata alla politica e all’informazione che denunciamo da decenni.
Il regime italiano cambia e si avvicina sempre più a una orbanizzazione di fatto”, concludono.