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Ucraina: per mettere fine alla vergogna di Savoini ci voleva un radicale

Grazie alla mozione presentata dal consigliere Michele Usuelli (+Europa/Radicali Italiani) Il Consiglio della Regione Lombardia ha richiesto le dimissioni di Gianluca Savoini da vice presidente Corecom regionale. Ci voleva un radicale per mettere fine a questa piccola vergognosa storia di ordinaria partitocrazia italiana”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “Se Savoini era in quel ruolo lo dobbiamo a Matteo Salvini.

Perché il leader della Lega non è solo quello che inneggia alla vittoria di Orban (attaccando Soros, perché un po’ di antisemitismo non guasta!), non dice nulla sul massacro di Bucha e avanza riserve sull’espulsione dei 30 diplomatici russi.

Salvini è anche colui che ha piazzato alla vicepresidenza del Corecom Lombardia, dall’11 settembre 2018, Gianluca Savoini che, solo un mese dopo, il 18 ottobre 2018 all’Hotel Metropol di Mosca, trattava affari con i russi, inneggiando alla Santa Alleanza di Italia e Russia contro la cattiva Unione Europea.

Tutto questo mentre in Russia i giornalisti che il Corecom dovrebbe tutelare erano perseguitati, incarcerati e uccisi. Solo lo scorso 4 marzo la Duma ha approvato l’ennesima legge repressiva nei confronti della libertà di stampa che permette di condannare  fino a 15 anni di carcere i giornalisti che fanno luce sull’operazione militare in Ucraina”, conclude.