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Diritti: appello agli europarlamentari per fermare l’elezione alla presidenza della no-choice Metsola

In questi giorni da più parti emerge la possibile elezione della europarlamentare maltese Roberta Metsola, esponente del Ppe, quale presidente del Parlamento europeo. Per le posizioni espresse più volte, anche in sedi istituzionali, Metsola può essere considerata una autorevole sostenitrice delle posizioni conservatrici e anti-abortiste. Per questo i Radicali assieme alla rete “Libera di Abortire” nella giornata di oggi hanno inviato ai parlamentari europei di tutte le nazionalità un appello aperto.

“Abbiamo chiesto loro una ulteriore riflessione prima di procedere ad una così importante decisione politica – affermano Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali italianI e Vittoria Loffi, coordinatrice della rete Libera di abortire, “sottolineando se sia opportuno conferire la presidenza del nostro Parlamento ad una rappresentante che esprime giudizi criminalizzanti verso molti dei maggiori Stati dell’Europa su temi e nodi legislativi che il suo schieramento non approva.

Se sia ragionevole affidare la Presidenza ad una rappresentante politica che ha compiuto scelte legislative in forte contraddizione con molte posizioni del Pe a salvaguardia del diritto fondamentale alla salute, informazione, prevenzione, cura e alla libertà di scelta, come in ultimo rilevato nella risoluzione Matic approvata lo scorso giugno. Le leggi sull’aborto definiscono l’identità di una nazione. Vale anche per l’identità europea.

E il tema dell’interruzione di gravidanza oggi è al centro di un vero e proprio conflitto mondiale che riguarda le legislazioni di buona parte degli Stati, non solo europei, se pensiamo a quello che si sta verificando negli USA.

L’elezione di Metsola sarebbe davvero un segnale negativo e contrario all’identità laica e civile dell’Europa”, concludono.