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Vaccini, mancanza di vaccini non sia alibi, fare come in Gran Bretagna

“Con le vaccinazioni si inizi a correre davvero, la mancanza di vaccini non può essere più un alibi. È il momento di valutare seriamente la possibilità di vaccinare il maggior numero di persone con la prima dose ritardando di qualche settimana la seconda, strada già percorsa con successo dalla Gran Bretagna e da altri paesi europei e adesso sostenuta anche a livello scientifico”, così Riccardo Magi, deputato di Più Europa-Radicali, nella replica all’informativa del Ministro Speranza sulla campagna vaccinale, tenutasi oggi alla Camera.

“La seconda priorità è ridurre il divario tra le regioni; non è accettabile una differenza di quasi 8 punti percentuali nella quota di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, anche alla luce dell’articolo 3 della nostra Costituzione.  La pandemia ha evidenziato tutti i limiti del titolo V della nostra Costituzione; puntiamo sugli incentivi per superare pretese autonomistiche e inefficienze. Ad esempio, legando le riaperture alla percentuale di vaccinati con la prima dosa nelle fasce di età più a rischio, di modo che alle scelte in controtendenza rispetto alle priorità individuate a livello nazionale corrispondano precise conseguenze”, aggiunge il deputato di Più Europa.

“Dal successo del piano vaccinale dipendono le possibilità di ripresa della nostra economia. Per questo, il numero di dosi somministrate non può dimezzarsi nel weekend. Per questo, non possiamo più permetterci tentennamenti e continui cambi di rotta.  Ci auguriamo che non si ripetano gli errori, anche comunicativi, commessi sul vaccino Astra Zeneca, e che il Governo metta in campo un’efficace campagna di comunicazione e sensibilizzazione sui vaccini”, conclude Magi.