“Con la tempesta propagandistica di ieri che, falsificando totalmente la realtà, rappresentava attacchi inesistenti dell’esercito ucraino; con la firma in una finta diretta del riconoscimento delle repubbliche del Donbass nell’ambito di un lungo discorso pieno di farneticazioni sull’appartenenza dell’Ucraina alla Russia e con l’invio di centinaia di mezzi militari in terra ucraina occupando militarmente il Donbass, Vladimir Putin ha gettato definitivamente la maschera e attuato l’azione criminale che molti dicevano non sarebbe mai accaduta”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“La risposta deve essere unita e forte da parte dell’Europa; un’Europa che dovrebbe imparare da queste ore drammatiche quanto la propria debolezza sia causa di quel che accade.
Serve una politica estera comune per evitare di vedere uno dopo l’altro i leader europei essere presi in giro e andare dallo Zar millantando risultati impossibili. Serve velocemente arrivare all’adesione dell’Ucraina all’Europa. Serve che, come accadde con Milosevic, si proceda all’incriminazione di Vladimir Putin per crimini di guerra e contro l’umanità.
Ne parleremo al XX congresso di Radicali Italiani a Roma dal 25 al 27 febbraio insieme a molti esponenti della comunità ucraina in italia”