“La decisione del Consiglio di Stato è un risultato scontato che però, come al solito in questo Paese, ha fatto molta fatica ad affermarsi. Finalmente l’inaccettabile proroga delle concessioni balneari fino al 2033 è stata bocciata”. lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Le norme europee sulla concorrenza, disattese da oltre un decennio, dovranno essere applicate a partire dal 2024 quando comincerà una nuova era per le nostre spiagge da troppo tempo in mano alle stesse imprese balneari che, a fronte di canoni irrisori, operano in un mercato che vale un giro d’affari di 15 miliardi.
I giudici amministrativi hanno in sostanza confermato ciò che chiedevamo lo scorso anno con la nostra campagna ‘Un mare di opportunità’: dal patrimonio pubblico delle coste italiane possono e devono arrivare maggiori introiti per lo Stato e la riassegnazione delle concessioni tramite gara può garantire maggiore concorrenza, efficienza, trasparenza e valorizzazione del territorio.
In questi giorni avevamo criticato la timidezza del Governo Draghi in materia di concessioni balneari: il Decreto Concorrenza si limitava infatti a una mappatura, con la soddisfazione della Lega e di tutti i politici di ogni fronte che da sempre difendono a spada tratta i privilegi degli attuali concessionari. Ora necessariamente dovrà cambiare qualcosa: la giustizia amministrativa ha parlato chiaro”, conclude.