”Dopo quanto accaduto ieri in Russia non ci si dovrebbe più stupire di nulla ma noi rimaniamo comunque stupefatti nel constatare che l’approccio dei governi occidentali alla lotta fra bande russe è ancora: ‘sono affari interni della Russia’”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.
“Questo è proprio l’approccio che ci ha portati alla situazione disastrosa attuale. Al di là delle proteste di rito, a Putin, dall’inizio del suo potere, è stata lasciata mano libera in Cecenia, Georgia, Crimea, Donbass perché ‘erano affari interni della Russia’.
Putin annulla qualsiasi opposizione democratica al suo regime, spedendo in carcere chiunque osi esporre un cartello contro di lui, contro la guerra? Peccato ma anche questi ‘sono affari interni’.
Così come quando Putin crea nel 2014 la compagnia mercenaria chiamata ‘Gruppo Wagner’ per appaltarle il lavoro sporco prima in Crimea, poi in Siria, poi in Libia e nell’Africa Centrale.
Speravamo che dopo il 24 febbraio 2022 le democrazie occidentali avessero compreso finalmente che quanto accadeva in Russia aveva ripercussioni negative in tutto il mondo per cui era meglio abbandonare l’approccio avuto fino ad allora. Ci siamo sbagliati. Putin ha vinto ancora”, concludono.