“Sfileremo con gli amici ucraini, per rinnovare il nostro sostegno nella ricorrenza drammatica dell’Holodomor”, così Massimiliano Iervolino, Giulia crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“Cent’anni fa Stalin terrorizzò gli ucraini con l’arma della fame. Holodomor (uccidere per fame) è la parola ucraina e russa utilizzata per indicare la carestia pianificata a tavolino da Stalin negli anni ’30 del secolo scorso per annientare i piccoli proprietari contadini e procedere indisturbato alla collettivizzazione forzata delle terre.
Si stima che in Ucraina, fra il 1932 e il 1933, morirono di fame e stenti fra i 2 e i 3 milioni di persone. Oggi Putin terrorizza gli ucraini con l’arma del freddo, del gelo invernale: i suoi missili, i suoi droni – forniti dall’Iran – distruggono ogni giorno le infrastrutture civili ucraine per negare a milioni di civili la possibilità di riscaldarsi, di resistere sia all’inverno che a Putin.
Lanciamo un appello a tutti i cittadini affinché partecipino alla commemorazione di domani nelle città italiane e firmino online due appelli promossi da Radicali Italiani: quello che chiede che l’Italia riconosca al più presto formalmente e ufficialmente l’Holodomor come crimine contro l’umanità e quello che chiede che Vladimir Putin sia incriminato dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Ucraina”, concludono.