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Carceri: a Regina Coeli 450definitivi, così salta funzione della pena

“Questa mattina sono stato in visita ispettiva al carcere di Regina Coeli e ho riscontrato una situazione a dir poco allarmante”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali.
“A parte la condizione disumana in cui sono tuttora costretti a vivere i detenuti dell’ottava sezione, in uno stato strutturale disastroso e con un’intera area in cui le celle sono del tutto prive di luce naturale, il dato più allarmante è la presenza di quasi 450 detenuti definitivi su una popolazione complessiva di circa mille persone. È evidente che in una casa circondariale, strutturalmente inadeguata a percorsi di trattamento e reinserimento, una situazione del genere vanifica del tutto la funzione rieducativa della pena così come delineata dalla nostra costituzione. In queste condizioni la finalità del carcere finisce per diventare qualcosa di indefinito, di cui si fatica a immaginare un senso. In questo modo parlare di risocializzazione rischia di diventare un esercizio dialettico privo di qualunque rapporto con la realtà”.