Sabato 7 ottobre, dalle 15:00 alle 17:00, Radicali Italiani sarà di fronte alla Corte Penale Internazionale (CPI) all’Aja (Oude Waalsdorperweg 10) per sostenere il lavoro della Corte e per chiedere che nei confronti di Vladimir Putin, il principale mandante dei crimini di guerra e contro l’umanità che si stanno compiendo in Ucraina, sia spiccato un nuovo mandato di arresto con nuove incriminazioni, per arrivare in tempi rapidi a un giusto processo.
Il 7 ottobre è il compleanno di Vladimir Putin e, non a caso, l’anniversario dell’assassinio di Anna Politkovskaja, il cui omicidio rappresentò un “regalo” al capo del Cremlino. Oggi l’unico regalo possibile da fare a Putin sono nuove incriminazioni all’Aja per lui e per gli altri membri del suo regime.
Alla manifestazione hanno aderito: ALDE Party e LYMEC, Eumans e +Europa, BASE Italia e MEAN, Comitato Ventotene, Volt Olanda e JEF (Rotterdam-Den Haag).
«Dopo l’aggressione e l’invasione su larga scala dell’Ucraina, che segue i crimini in Cecenia, in Georgia, in Libia e in Siria – nonché l’occupazione illegale della Crimea e la guerra “per procura” scatenata in Donbas dal 2014 – occorre portare a processo l’intera catena di comando del regime fascista russo. Non solo per la deportazione dei bambini ucraini ma per ogni crimine commesso, a Bucha come a Irpin, a Mariupol come a Bakhmut, dovunque in Ucraina: sono ben 103.000 i crimini già censiti dagli investigatori sia ucraini sia della CPI. Nel giorno in cui in Italia le forze cosiddette progressiste manifesteranno per una “pace” che passa dalla resa dell’Ucraina, noi saremo all’Aja per dire che, come la storia ci insegna, non ci può essere Pace senza Giustizia.»