PMI, Iervolino: Un appello al mondo produttivo milanese

Arriva da Milano l’appello dei Radicali Italiani al mondo produttivo.

Nella conferenza stampa di oggi a Piazza San Babila per il lancio dell’iniziativa delle raccolte firme sulle 6 proposte di legge depositate in cassazione, il segretario Massimiliano Iervolino ha lanciato un appello alla Milano che produce: “Firmate e fate firmare le nostre proposte di legge, soprattutto due: debiti dello stato verso le PMI e riforma del titolo V su energia.

Sulla prima c’è da dire l’ovvio – anche se in questo paese non è così scontato – le imprese vanno aiutate a crescere, pagandole, questo deve valere soprattutto per lo Stato.

Ad oggi il debito commerciale dello Stato nei confronti delle imprese supera i 60 miliardi di euro. Questo genera un grande problema di liquidità a tutto il sistema produttivo. Per questo motivo chiediamo una vera compensazione per le imprese, crediamo sia fondamentale che i professionisti e le imprese che vantano un credito con lo Stato possano utilizzarlo per il pagamento di imposte e contributi o cederlo a un intermediario finanziario.

Con la seconda proposta chiediamo di superare l’annoso problema del conflitto istituzionale tra Stato e Regioni sulle infrastrutture energetiche.

Continuare ad avere una competenza condivisa sull’energia tra stato e regione non fa altro che rallentare la transizione ecologica ed è quindi un danno per tutte quelle PMI che continuano ad investire sulla svolta verde.

Ecco le motivazioni che ci spingono a chiedere alla Capitale economica del Paese di aiutarci a portare queste due proposte di legge – insieme alle altre – all’attenzione del parlamento. Gli imprenditori giochino un ruolo attivo nella vita politica italiana.”

Presenti alla conferenza stampa: Massimiliano Iervolino- Segretario Radicali Italiani- Giulia Crivellini-Tesoriere Radicali Italiani-Federica Valcauda- Segretaria Ass. Enzo Tortora- Claudio Uberti- Presidente “Certi Diritti”


LE SEI PROPOSTE DI LEGGE

Qui i dettagli

Energia

Meno burocrazia per l’energia pulita!

L’energia è tra le materie a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Da anni il nostro Paese soffre di veri e propri conflitti istituzionali in relazione alle infrastrutture energetiche, soprattutto per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Noi chiediamo di tagliare la burocrazia che rallenta la transizione energetica, facendo sì che l’energia sia una competenza esclusiva dello Stato.

Suolo

Solleva l’Italia da terra!

Sulla tutela del suolo il nostro Paese è in grave ritardo rispetto agli standard europei. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.

Vogliamo che si riconosca l’importanza del suolo come risorsa: difendendolo dall’erosione e dalla contaminazione, contrastando il consumo di suolo, riutilizzando le aree edificate abbandonate e introducendo la compensazione ambientale.

Aborto

Corpi liberi, libero aborto!

L’attuale legge 194 non garantisce un vero diritto all’aborto ma lo consente in determinati e specifici casi. Noi chiediamo un autonomo diritto di scelta e autodeterminazione, per far sì che la libertà riproduttiva non incontri più ostacoli morali e amministrativi e possa essere liberamente accessibile per chiunque decida di interrompere una gravidanza.

Sex work

Diritti al lavoro sessuale!

La legge attuale sul sex work ha ottenuto un unico risultato: prendere di mira le lavoratrici e i lavoratori del sesso e rendere le loro condizioni di vita meno sicure.

Noi chiediamo una piena decriminalizzazione del sex work. Rimuovendo tutti i divieti, le sanzioni e gli ostacoli normativi che si abbattono su un’intera categoria di persone e riconoscendo il lavoro sessuale come autonoma e legittima professione.

Debiti dello Stato

Una vera compensazione per le imprese!

Ad oggi il debito commerciale dello Stato nei confronti delle imprese supera i 60 miliardi di euro. Questo genera un grande problema di liquidità a tutto il sistema produttivo.

Noi chiediamo che i professionisti e le imprese che vantano un credito con lo Stato possano utilizzarlo per il pagamento di imposte e contributi o cederlo a un intermediario finanziario.

Povertà

Per un reddito minimo di inserimento!

Un quarto della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale a causa di diritti approssimativi, salari bassi e contratti a termine.

Vogliamo contrastare questo Governo che vuole introdurre inaccettabili distinzioni tra chi merita e chi non merita di essere aiutato. Noi chiediamo di introdurre il Reddito Minimo di Inserimento, per garantire a tutti il diritto ad una vita dignitosa, fornendo l’aiuto economico e formativo necessario a uscire dalla condizione di povertà.