Russia: visita cardinale Zuppi è servita solo a legittimare Putin

“La missione in Russia del cardinale Zuppi è servita unicamente a legittimare il regime di Putin proprio nel suo momento di crisi più profonda da 24 anni a questa parte”,  così in una nota Massimiliano IervolinoIgor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.

“Oggi infatti il portavoce di Putin (e commendatore della Repubblica Italiana) Dmitry Peskov ha dichiarato che ‘Non ci sono le condizioni per risolvere la situazione in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici, e quindi la Russia continuerà la sua operazione militare speciale’.

Peskov ha dato così il benservito al cardinale Zuppi, in visita a Mosca in missione di pace, dopo averlo illuso ieri, quando il Cremlino aveva espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa del Vaticano.

Dunque, tirando le somme, il cardinale Zuppi se ne tornerà a casa a mani vuote legittimando, di fatto, il regime di Putin. Il cardinale ha incontrato anche la sedicente commissaria per i diritti dei bambini, Maria Llova-Belova, su cui pende, assieme a Putin, un mandato d’arresto da parte della Corte Penale Internazionale per avere organizzato deportazioni di bambini ucraini in Russia e proprio nelle ore in cui vi è stato l’ennesimo massacro di civili ucraini a Kramatorsk.

Trent’anni fa solo i Radicali denunciavano l’aiuto, consapevole o meno, fornito dalla Comunità di Sant’Egidio al regime di Milosevic. La storia si ripete. Speriamo che sia così anche rispetto alla caduta del criminale di guerra”, concludono.