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Ucraina: Parlamentare ucraino a Roma si unisce alla richiesta di revoca onorificenza Peskov 

Sergei Alekseev in visita a Roma incontra Massimiliano Iervolino e Oles Horodetskyy.

“Uniti nella richiesta di revoca dell’onorificenza italiana a Peskov. Lo conferma il parlamentare ucraino Sergii Alieksieiev in un incontro con Radicali Italiani”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani che oggi ha incontrato il deputato ucraino del partito Solidarietà Europea e Co-presidente del gruppo interparlamentare italo-ucraino da 9 anni, in questi giorni in Italia per organizzare la prossima visita di una delegazione parlamentare ucraina.

Sergii Alieksieiev è uno dei parlamentari incontrati a Kyiv da Radicali Italiani nel corso della recente iniziativa in occasione del 25 Aprile. Nell’incontro di oggi è stato ripreso il tema delle onorificenze italiane concesse a personaggi legati al regime russo, in particolare il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, su cui Radicali Italiani ha promosso un appello per la sua revoca, già sottoscritto da numerose personalità.

“Nella lunga chiacchierata con l’onorevole Alieksieiev, l’amico Sergii, abbiamo ripreso i temi che avevamo affrontato nel suo ufficio della capitale ucraina quando ci siamo incontrati un mese fa – continua Iervolino – In particolare l’incresciosa questione delle onorificenze italiane di cui ancora si fregiano membri del regime di Putin. È proprio uno dei temi principali che Alieksieiev porterà sui tavoli degli incontri con i suoi colleghi parlamentari italiani in questi giorni.

Abbiamo inoltre ribadito il nostro comune impegno di portare di fronte alla giustizia internazionale chi si sta macchiando di crimini indicibili e sottolineato quanto la vittoria ucraina sarà una vittoria di tutte le democrazie che si oppongono al disegno totalitario russo.

Alekseev sarà ancora con noi, nei prossimi giorni, quando presenteremo l’appello per la revoca della massima onorificenza italiana al portavoce di Putin, insieme a molte delle personalità che l’hanno sottoscritto.

La pace in Ucraina, che tutti auspichiamo ci sarà solo quando i suoi confini, internazionalmente riconosciuti, verranno ripristinati; pensare che la soluzione del conflitto passi dalla resa dell’Ucraina significa, nella migliore delle ipotesi, essere cinici, nella peggiore sostenere un regime, quello russo, criminale e terrorista”, conclude.

Molti altri i temi toccati nella riunione, a cui hanno preso parte anche Oles Horodetskyy, presidente dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, e Silvja Manzi, già segretaria di RI. Segnatamente il contrasto alla propaganda russa, particolarmente attiva in Italia, che condiziona l’opinione pubblica rispetto alle reali conseguenze del conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina e quanto la sua risoluzione passi dal sostegno militare alla difesa ucraina, che è difesa europea.

È stato inoltre sollevato il ruolo della Corte Penale Internazionale e del Tribunale ad hoc per giudicare il crimine di aggressione e il conseguente impegno dell’Ucraina nella raccolta delle prove dei crimini commessi dalla Russia.

Infine, è stato ricordato il ruolo di Radicali Italiani nella vicenda giudiziaria che ha visto implicato il cittadino italo-ucraino Vitaly Markiv per la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli, conclusa con la sua assoluzione.