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Russia: governo italiano, UE e ONU tutelino vita Kara Murza, Navalny e altri dissidenti in carcere

“Una terribile condanna a 25 anni per il giornalista e attivista Kara-Murza. Questo è il trattamento che il regime del Cremlino riserva ai dissidenti, a coloro che si oppongono a Putin esprimendo il loro libero pensiero, proprio come ha fatto Navalny e tanti altri che ora marciscono nelle prigioni di massima sicurezza. Il governo italiano, gli organi europei e l’Onu oltre a condannare l’ennesimo processo farsa agiscano immediatamente per verificare le condizioni dei detenuti politici in Russia”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.

“Lo scorso gennaio abbiamo scritto al ministro degli Esteri Tajani affinché sollecitasse l’ambasciatore italiano a Mosca a richiedere il permesso per visitare Navalny che, come da notizie recenti, versa in condizioni di salute sempre peggiori.

Questo tipo di accertamenti ci sembra davvero il minimo che si possa fare per tutelare i diritti dei dissidenti dall’inestinguibile sete di vendetta di Putin. Al governo italiano abbiamo anche chiesto di concedere l’asilo politico ai russi che disertano la guerra perché il destino a cui vanno incontro può essere altrettanto atroce.

Ora che la furia illiberale del dittatore russo si è scatenata senza nessun freno ed è visibile agli occhi di tutti, anche a coloro che non hanno colto il nostro costante grido di allarme inascoltato da più di 20 anni, è arrivato il momento che, con il massimo della forza e attraverso ogni mezzo possibile, a livello nazionale e internazionale, non si lascino soli i coraggiosi oppositori del regime russo”, conclude.