“Trovo francamente vergognoso che né la premier Meloni né il ministro degli Esteri Tajani né il guardasigilli Nordio abbiano speso una parola sulla storica decisione, resa pubblica venerdì, della Corte Penale Internazionale dell’Aja di incriminare Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova, incaricata ‘per i diritti dei minori” della presidenza russa”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Siamo davanti a un’ulteriore eclatante dimostrazione del peso filorusso che hanno all’interno del governo sia la Lega di Salvini (che non ha mai revocato l’accordo di collaborazione con il partito di Putin, siglato a Mosca nel 2017) sia Berlusconi. Il silenzio del governo è inaccettabile, invitiamo i cittadini a continuare a firmare il nostro appello ‘Putin all’Aja’, perché mai come in questo momento è necessario il sostegno di tutti al lavoro della Corte Penale Internazionale.
Sono già iniziati a comparire articoli sui giornali, anche di valenti giuristi, sull’inopportunità del mandato di arresto a Putin, naturalmente ‘nel nome della pace”. La lotta radicale continua, contro Putin e i suoi amici italiani, dentro e fuori il governo”, conclude.