“La risoluzione del Parlamento Europeo sulla ‘Russia sponsor del terrorismo’ e che fa uso di mezzi terroristici prende atto della realtà dei fatti. I Radicali accusavano Putin di terrorismo di Stato già vent’anni fa, per i crimini compiuti dagli invasori russi in Cecenia”, così Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.
“A seguito di un attacco missilistico russo al reparto maternità dell’ospedale ucraino di Vilnyansk, un neonato è morto e una donna è rimasta ferita. È riapparso in pubblico per minacciare di morte il presidente ucraino Zelensky, il deputato della Duma russa Andrei Lugovoi, ex agente del FSB, ricercato dalla magistratura inglese per l’omicidio a Londra, nel 2006, del cittadino britannico Aleksandr Litvinenko. Basterebbero queste due notizie dell’ultima ora per dimostrare come il Parlamento Europeo abbia preso atto della realtà dei fatti. Benvenuto!
Noi Radicali lo diciamo, scriviamo, denunciamo da 20 anni. Proprio vent’anni fa, a Tirana, al Congresso del Partito Radicale transnazionale, sostenevamo le ragioni del legittimo governo ceceno di Aslan Maskhadov schiacciato fra il ‘terrorismo di Stato’ della Russia e il ‘terrorismo fondamentalista’ dei ribelli islamici. Risultato dei crimini russi: 100.000 civili ceceni assassinati su un totale di un milione di abitanti. Il 19 settembre 2009, nel decennale dell’inizio della seconda guerra di aggressione alla Cecenia, Radicali Italiani manifestava davanti al consolato russo di Milano esponendo un cartello inequivocabile: Putin terrorista.
Oggi l’Ucraina è sottoposta a quotidiani attacchi missilistici russi che hanno lo scopo dichiarato di sabotare le infrastrutture civili, lasciando al freddo e al gelo invernale milioni di persone: che cos’è questo se non terrorismo di Stato? Eppure, di fronte all’evidenza dei fatti, tutti i parlamentari europei dei 5 Stelle si sono astenuti sulla risoluzione nel nome della ‘pace’: probabilmente quella perpetua di Putin.
Radicali Italiani continua una lotta iniziata vent’anni fa e dà appuntamento a tutti coloro che intendono opporsi concretamente al terrorismo putiniano a Rimini, dal 9 all’11 dicembre, per il 21° Congresso di RI. Durante i lavori interverrà Akhmed Zakayev, primo ministro della Repubblica Cecena di Ichkeria, in esilio a Londra. Perché Putin deve essere incriminato dalla Corte Penale Internazionale dell’Aja (qui il nostro appello: Putin all’Aja – Radicali Italiani) sia per i crimini commessi in Ucraina sia per quelli commessi in Cecenia”, concludono.