Elezioni: Berlusconi da amico a complice di Putin

“Le parole pronunciate ieri da Silvio Berlusconi a Porta a Porta superano ogni affermazione detta in precedenza. Siamo di fronte a una vera e propria alleanza col nemico”, così in una nota Massimiliano IervolinoGiulia Crivellini Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.


Firma l’appello Putin all’Aja


“Abbiamo sentito la propaganda più becera e falsa, peggiore perfino di quella ufficiale del Cremlino. Putin, dopo aver portato al massacro oltre 50.000 suoi soldati, dopo aver fatto massacrare, stuprare, mutilare, uccidere, rapire, deportare decine di migliaia di ucraini, dopo aver raso al suolo paesi e città, dopo aver invaso un paese democratico e dopo le minacce nucleari, i crimini di guerra e contro l’umanità, si dice che voleva solo sostituire un presidente e un governo legittimamente e democraticamente eletti con ‘persone per bene’. Persone per bene come i massacratori di civili in Cecenia e in Siria? Come gli autori dei massacri a Bucha o Izyum? Come l’assassino e dittatore Ramzan Kadyrov?

Berlusconi, il migliore amico di Putin in Occidente, oggi può tranquillamente essere definito complice. Peccato che se gli Italiani non aprono gli occhi ce lo troveremo al governo insieme a chi con Putin ha firmato un patto di collaborazione, vedi Lega di Salvini, e a chi ha nelle proprie fila esponenti che hanno apertamente sostenuto i paramilitari russi in Donbass, vedi FdI di Giorgia Meloni”, concludono.