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Russia: bene ulteriore revoca per indegnità dieci onorificenze a uomini di Putin.

Di Maio revochi le rimanenti onorificenze entro la data delle elezioni.

“La notizia non è stata colta dalla stampa ma è molto promettente. Infatti con tre decreti dell’8 agosto 2022, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 20 agosto, il presidente della Repubblica ha revocato ‘per indegnità’ dieci onorificenze della Repubblica Italiana che aveva assegnato a esponenti del regime russo.

Ci auguriamo che il ministro Di Maio completi l’operazione di revoca entro la data delle elezioni politiche”, così in una nota Massimiliano IervolinoIgor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.

“Il 9 maggio scorso Mattarella aveva revocato già quattro onorificenze. Ci sono volute quattro nostre PEC e innumerevoli comunicati ma alla fine il ministro Di Maio sta procedendo a revocare le onorificenze che aveva generosamente elargito a 22 esponenti del regime russo. Noi abbiamo spulciato gli elenchi delle onorificenze pubblicati sul sito del Quirinale e abbiamo individuato 29 onorificenze concesse dal 2014, anno della prima aggressione russa all’Ucraina, ad oggi ad esponenti del regime di Putin.

Quattro personalità russe oggetto di revoca (Belozerov Oleg Valentinovich, Gordeev Aleksey Vasilievich, Ivanov Evghenyj Sergheevich e Shokhin Aleksandr Nikolaevich) non ci risultavano essere presenti sul sito del Quirinale.

Invitiamo il ministro Di Maio a completare l’opera di revoca entro la data delle elezioni politiche. Prima di richiedere l’istituzione nel prossimo Parlamento di una commissione d’inchiesta sui rapporti dei politici italiani con la Russia, il nostro attuale ministro degli Esteri dovrebbe fare pubblica ammenda per la generosità con cui negli ultimi tre anni ha premiato gli esponenti di un regime che nel resto d’Europa e negli Stati Uniti era sottoposto a pesanti sanzioni.

A questo link: Elenco onorificenze a uomini di Putin dal 2022 (radicali.it) è disponibile l’elenco completo delle onorificenze della Repubblica Italiana assegnate agli uomini di Putin, comprensivo di quelle revocate e di quelle in attesa di revoca”, concludono