“In Ucraina c’è un’emergenza politica e umanitaria ma c’è anche un’emergenza di giustizia internazionale. Su questo diamo atto alla Corte Penale Internazionale di essersi mossa con sollecitudine, come richiesto dal contesto. L’assenza della Russia dalla prima riunione di oggi, però, era scontata”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini, Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani e Giulio Manfredi dell’associazione radicale Adelaide Aglietta.
“Peraltro, la Russia non ha mai ratificato lo Statuto della CPI. Anche l’Ucraina, pur avendo firmato lo Statuto di Roma nel 2000, non l’ha mai ratificato anche se in seguito ha attivato la giurisdizione della Corte dell’Aja tramite una procedura speciale prevista dallo Statuto, accettando la giurisdizione della Corte dal 20 febbraio 2014, senza alcun termine temporale.
Come ai tempi dell’incriminazione di Slobodan Milosevic all’Aja, siamo fermamente convinti che il lavoro dei tecnici del diritto debba essere sostenuto e rafforzato dalla mobilitazione dell’opinione pubblica europea.
È per questo che Radicali Italiani ha lanciato un appello online per l’incriminazione di Vladimir Putin all’Aja.
Sollecitiamo tutti i cittadini a firmare e a farlo firmare ma ci rivolgiamo anche alle altre forze politiche, al PD di Enrico Letta innanzitutto, perché aderiscano all’iniziativa”, concludono.