“Forte e calorosa solidarietà all’assessora alle Pari opportunità di Roma Monica Lucarelli che ha subito una squallida tempesta di insulti sui social dopo aver preso la decisione di rimuovere i manifesti anti abortisti dell’associazione Pro vita e famiglia apparsi in alcuni quartieri della Capitale”, lo dichiarano in una nota Giulia Crivellini e Vittoria Loffi a nome di Radicali Italiani e della rete Libera di Abortire.
“L’indegno attacco che ha colpito Lucarelli, anche con commenti a sfondo sessista, svela la violenza che si cela dietro la strategia dell’internazionale integralista con reti ben finanziate in tanti Paesi del mondo a cui il Movimento Pro Vita tenta di fare capo in Italia. Pur sfruttando immagini e parole che fanno riferimento all’empowerment femminile per guadagnare terreno in una società che è cambiata e che non digerirebbe più la vecchia propaganda moralistica questi signori hanno sempre lo stesso obiettivo: spostare indietro i diritti di autodeterminazione delle donne.
Siamo accanto all’assessora che in quei manifesti ha correttamente ravvisato la violazione del regolamento per le affissioni su stereotipi e disparità di genere, messaggi sessisti e violenti o mercificazione del corpo femminile. Così come violente e da condannare sono le azioni avvenute questa notte contro la sede di Pro Vita e famiglia di via Mazzini”, proseguono.
“La battaglia per affermare il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nel nostro Paese – troppo spesso ostacolato dalla mancanza di informazioni accessibili, dall’altissimo tasso di obiezione di coscienza e da intere amministrazioni regionali che disapplicano quanto prescritto dalle linee guida ministeriali in materia di aborto farmacologico – è urgente e deve essere combattuta con le armi del diritto e della cultura. Come ha dimostrato di fare l’assessora Lucarelli”, concludono.