Ai sensi dell’articolo 20 comma 1 dello statuto, il Segretario, premesso:
– che per Radicali Italiani le elezioni amministrative rappresentano da sempre un’occasione di mobilitazione e di proposta politica, oltre che l’occasione di portare nelle istituzioni le battaglie e le lotte del Movimento;
– che la mozione dello scorso Congresso prefigurava, in vista delle elezioni amministrative del 2021, il deposito e la raccolta firme su delibere di iniziativa popolare aventi ad oggetto le proposte contenute all’interno del “Manifesto per le città”, individuando quindi in tale campagna la base politica e programmatica per l’eventuale partecipazione agli appuntamenti elettorali nelle città;
– che il predetto “Manifesto per le città” è stato declinato, tra l’altro, in delibere di iniziativa popolare democratiche e antiproibizioniste elaborate e promosse dall’associazione Radicali Roma, dall’associazione Enzo Tortora a Milano e dall’associazione Adelaide Aglietta di Torino;
– che nel corso degli ultimi mesi l’impegno militante di Radicali Italiani e delle sue associazioni locali si è concentrato sulla campagna referendaria promossa dall’Associazione Luca Coscioni per l’abrogazione del reato di suicidio assistito;
– che quindi risulta determinante, per l’individuazione di possibili collaborazioni elettorali nelle diverse città, l’adesione alle predette delibere e al referendum eutanasia, oltre che il lavoro comune svolto negli anni sugli obiettivi locali che hanno caratterizzato le iniziative locali degli anni passati;
– che nella città di Roma la convergenza su tali obiettivi si è concretizzata dapprima nella possibilità di aprire tavoli di raccolta firme sulle delibere di iniziativa popolare democratiche e antiproibizioniste ai gazebo delle primarie del centrosinistra, e successivamente nell’adesione di un insieme di realtà quali Pop, Green Italia, Volt e Possibile, oltre che del candidato alle primarie del centrosinistra Giovanni Caudo, alle predette delibere e al referendum eutanasia;
– che tale gruppo di realtà civiche e politiche ha dato vita alla lista “Roma futura” a sostegno del candidato sindaco Gualtieri, ponendo le proposte antiproibizioniste e democratiche tra i punti principali del proprio programma elettorale per la città;
– che con diverse delle predette realtà è in corso da anni una fattiva collaborazione su proposte locali e nazionali del Movimento quali le delibere di iniziativa popolare “Accogliamoci”, le campagne sulla legalizzazione della cannabis, la legge di iniziativa popolare “Ero straniero”, nonché, più recentemente, la progettazione di iniziative comuni sui temi ecologisti, l’adesione alla campagna “Libera di abortire”, il referendum eutanasia e i risultati conseguiti nella legislatura regionale quali la legge per il contrasto al caporalato, il lavoro negli istituti penitenziari e le proposte di legge sulla sepoltura dei feti e sull’educazione sessuale nelle scuole;
– che nella città di Milano l’iniziativa politica radicale, popolare e istituzionale, ha conquistato, con continuità nell’ultimo decennio, spazi di libertà e riforme che altrove si sono affermate solo anni dopo nel campo dell’ambiente e dei diritti civili. È il caso dei referendum di MilanoSìMuove nel 2010, che hanno prodotto la tariffazione ambientale e la zona a basse emissioni Area C e Area B, la rinascita della Darsena, i progetti per la riattivazione dei navigli, l’estensione del teleriscaldamento. Lo stesso si può dire per le delibere popolari del 2013 sullo sportello Antidiscriminazione, sulle disposizioni anticipate di trattamento e sul registro delle Unioni civili, approvate a Milano prima che a livello nazionale si definissero leggi quadro in materia. La correlazione tra iniziativa popolare, competenze civiche e azione amministrativa ha guidato a livello istituzionale l’opera dell’assessorato alla Partecipazione, cittadinanza attiva e Open Data, istituito dal Sindaco Giuseppe Sala nel 2016.
– nell’arco dell’ultimo mandato si sono sperimentate pratiche di democrazia deliberativa e amministrazione condivisa quali il Bilancio Partecipativo, il Dibattito Pubblico su opere e servizi, l’Istruttoria Pubblica su regolamenti e documenti di Piano, la Convenzione dei cittadini estratti a sorte. Sono stati predisposti oltre 80 patti di collaborazione tra amministrazione e gruppi di cittadini attivi per la cura dei beni comuni come Piazze Aperte, giardini condivisi, biblioteche di condominio e creata la piattaforma open source MilanoPartecipa che consente di esercitare digitalmente i propri diritti di cittadinanza a partire dalla raccolta firme tramite Spid. Tali esperienze sono state raccolte nei due nuovi regolamenti sull’Amministrazione Condivisa e sui Diritti di Partecipazione popolare.
– a seguito del lancio del manifesto delle città democratiche e antiproibizioniste sono state predisposte e presentate 4 nuove delibere di iniziativa popolare per l’elezione diretta del sindaco della città metropolitana, l’attivazione di spazi per la produzione culturale diffusa e l’istituzione del Sindaco della notte, l’adesione alle reti antiproibizioniste e l’attivazione di servizi di drug checking.
– l’interlocuzione con il sindaco Beppe Sala ha reso concreta la possibilità di dare continuità all’ultimo decennio di presenza istituzionale dei radicali a Milano, già candidati con la Lista Bonino Pannella nel 2011 e con la Lista Radicali con Cappato sindaco nel 2016, attraverso la creazione di una lista radicale nell’ambito della coalizione che lo sostiene.
– la Milano Radicale con Sala ha raccolto 48 candidati tra esponenti della cultura milanese, attivisti per i diritti lgbtqi e dei disabili, malati in cura con cannabis terapeutica, esperti del mondo del carcere e delle pene come Luigi Pagano e militanti provenienti da molte realtà organizzate dell’area radicale, che parteciperanno alle amministrative esprimendo una lista anche nella maggior parte dei Municipi.
– il programma della lista è fondato sull’importanza di dare centralità alla qualità della democrazia e della partecipazione e fornire strumenti alle politiche antiproibizioniste, sui diritti e sull’ambiente, proponendo alla coalizione e al dibattito politico le 4 proposte di deliberazione popolare presentate.
– che nella città di Torino è stata sostenuta la candidatura alle primarie del centrosinistra del presidente di Radicali Italiani Igor Boni, che ha condotto ad un intero anno di iniziative per costruire un programma di rilancio dell’intera area metropolitana torinese sintetizzato dallo slogan: “Una nuova Torino, connessa, umana, sostenibile”;
– che anche dall’esperienza delle primarie torinesi è nata una collaborazione stretta con alcune delle realtà civiche metropolitane, con le quali vi è peraltro una attiva collaborazione da moltissimi anni nei quali con le delibere di iniziativa popolare l’Associazione radicale Adelaide Aglietta ha conquistato pezzi di diritti e di trasparenza per l’intera cittadinanza torinese;
– che per le prossime elezioni amministrative è stata promossa una lista civica del candidato sindaco del centrosinistra Stefano Lo Russo “Lista Lo Russo”, che raggruppa esponenti civici e politici (Azione, Italia Viva, Volt, +Europa), con alcuni dei quali si è condiviso il percorso politico delle primarie nonché molte delle istanze politiche e programmatiche per il rilancio della città;
propone di sostenere, nella città di Roma, le candidature di esponenti del Movimento all’interno della lista “Roma futura”, e nella città di Torino all’interno della “Lista Lo Russo”, ritenendo tali candidature, oltre che occasioni per portare le proprie battaglie radicali all’interno del Palazzo, strumenti di iniziativa e di mobilitazione politica;
di sostenere, nella città di Milano, la lista La Milano Radicale con Sala che esprime come capolista l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data Lorenzo Lipparini
Massimiliano Iervolino