Bielorussia: politici italiani si dissocino dal regime di Lukashenko

 
“Dopo gli ultimi e recenti fatti criminosi che hanno colpito cittadini bielorussi ogni ammiccamento, ogni condiscendenza da parte di politici italiani nei confronti di Lukashenko è inaccettabile. Comba si dimetta dalla carica di console onorario della Bielorussia”, lo dichiarano in una nota Massimiliano IervolinoGiulia Crivellini Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani. 

“La sportiva olimpionica bielorussa Krystyna Tsimanouskaya si permette di protestare nei confronti dei suoi dirigenti che la vogliono far correre a Tokyo senza una preparazione adeguata; viene prelevata e portata in aeroporto per essere rispedita a Minsk e solo la reazione della giovane, l’aiuto della polizia giapponese e poi l’intervento della Polonia le evitano il rimpatrio forzato. Oggi Vitaly Shishov, attivista bielorusso impegnato a sostenere i suoi compatrioti che fuggono in Ucraina per sfuggire alla repressione di Lukashenko, è stato trovato impiccato in un parco di Kiev. È evidente, a chi vuole vedere e non vuole continuare a fare lo struzzo, che il dittatore Lukashenko ha fatto sua quella ‘legge’ non scritta che il suo amico e sodale Vladimir Putin applica da quando è al potere: nessun oppositore del mio regime è al sicuro in nessun luogo del mondo.

Ricordiamo qui solamente l’omicidio in Georgia dell’inviato di Radio Radicale Antonio Russo nel 2000; l’omicidio a Londra nel 2006 di Aleksandr Litvinenko da parte di personale del FSB russo; il tentato omicidio di Sergej Skripal e della figlia a Salisbury (UK) nel 2018, sempre da parte di uomini del FSB. I politici italiani prendano subito una posizione netta e chiara. Chiediamo nuovamente a Fabrizio Comba, portavoce regionale  di Fratelli d’Italia in Piemonte, di dissociarsi pubblicamente dal regime di Lukashenko, rinunciando alla carica di console onorario della Bielorussia che ricopre ininterrottamente dal 28 aprile 2016″, concludono.