
“Nel giro di un mese e mezzo aver superato le 250.000 firme sul quesito che chiede la legalizzazione dell’eutanasia è un segnale forte e chiaro. Gli italiani credono ancora nello strumento referendario e sottoscrivono il quesito perché vogliono decidere della propria vita”, lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Le grandi mobilitazioni come quelle referendarie sono importanti perché contribuiscono a diminuire la distanza tra i cittadini e le istituzioni. Soprattutto se, come nel caso del fine vita, il Parlamento continua a rimanere sordo alle richieste della società civile nonostante la proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e diversi richiami della Corte costituzionale.
Questa battaglia che è nel nostro DNA continua a vederci mobilitati nella raccolta firme per raggiungere insieme al comitato promotore l’obiettivo delle 500.000 sottoscrizioni necessarie ad indire il referendum”, conclude.
28 Luglio 2021
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