Amministrative: un nuovo manifesto per Città Democratiche e Antiproibizioniste


In autunno andranno al voto oltre mille comuni italiani, tra cui alcune città importanti come Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli. Radicali Italiani lancia il Manifesto per le Città Democratiche e Antiproibizioniste che approfitta di questo prezioso tempo a disposizione per aprire il dibattito sul protagonismo delle città.

“Le città oggi più che mai hanno un ruolo guida nell’affrontare le sfide del presente proprio perché sono i luoghi dove i conflitti, la ricerca di benessere e di sicurezza sociale vivono una dimensione umana e vicina ai cittadini. Da tempo ormai le nostre metropoli vivono una dimensione di crisi socio-economica, ora acuita da quella sanitaria, che spesso sfocia nella rabbia delle periferie abbandonate a se stesse.

Il Manifesto presenta idee per ricostruire la fiducia democratica nelle nostre comunità post-Covid e per ridurre quella distanza che si è andata creando tra i cittadini e le istituzioni. Tra gli obiettivi – aggiunge – la promozione di politiche di area vasta e l’attuazione della legge Del Rio sulle città metropolitane, l’ampliamento di strumenti di partecipazione tramite regole certe e semplificate per realizzare referendum propositivi e innovativi processi partecipativi e una maggiore trasparenza della PA.

Liberare poi energie e risorse soprattutto nei territori ostaggio della criminalità organizzata depenalizzando e legalizzando la cannabis, sostenendo gli obiettivi delle campagne radicali Meglio Legale e Io Coltivo, riorganizzando e  rafforzando le politiche di riduzione del danno e la regolamentazione della vita notturna. Ma anche, da un punto di vista più prettamente economico, liberalizzando i servizi essenziali, introducendo innovativi strumenti di sviluppo economico locale e di rigenerazione urbana nell’ottica della transizione energetica e ambientale. Più in dettaglio Il Manifesto per le Città Democratiche e Antiproibizioniste si trova qui: Manifesto per le città democratiche e antiproibizioniste (radicali.it)”, conclude.

Roma, 24 marzo 2021