Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno in Italia si registrano oltre 4.000 nuovi casi di infezioni sessualmente trasmissibili. Inoltre, i dati ISTAT mostrano che circa 10.000 adolescenti rimangono incinte ogni anno nel nostro paese.
È inaccettabile che la salute e il benessere dei giovani non siano una priorità. Mentre il Governo propone piani vaghi e disorganizzati, l’Italia è uno dei pochi paesi in cui l’educazione sessuoaffettiva non è obbligatoria per legge.
Da anni chiediamo l’introduzione di distributori di profilattici nelle scuole, non solo per prevenire la diffusione delle malattie, ma anche per promuovere una cultura di responsabilità e consapevolezza tra i giovani. È essenziale insegnare loro l’importanza della protezione e del rispetto reciproco.
Sogniamo una scuola dove emozioni, rispetto, consenso e relazioni sane siano materie obbligatorie. Una scuola che non si piega a logiche retrograde, ma che costruisce un futuro migliore per i ragazzi, superando la semplice gestione dell’ordinario.