“Un importante argomento come quello del fine vita che, è bene di nuovo ricordarlo, tocca migliaia e migliaia di cittadini italiani, non può essere affrontato con l’aula parlamentare semivuota. È letteralmente una vergogna, così come scandalosi sono i tempi che il potere legislativo continua a farsi dettare dall’esecutivo, infatti il dibattito su una proposta di legge attinente ad un argomento così importante riprenderà solo a marzo.
Questo non è accettabile”, lo dichiara in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Sono stati tanti gli eletti che a seguito della norma che permette di firmare i referendum abrogativi attraverso la firma digitale si sono schierati in difesa della centralità del Parlamento, non capendo che a minare la loro credibilità sono i pluriennali abusi dei voti di fiducia e della decretazione d’urgenza ma soprattutto la loro indifferenza verso argomenti così popolari come l’eutanasia. Meno male che la proposta di referendum sull’omicidio del consenziente c’è ed esiste, le iniziative popolari previste dalla Costituzione rafforzano e non indeboliscono la democrazia. Questa ne è l’ennesima riprova”, conclude.