Usuelli: solo nella dittatura cambogiana ho visto scene così
Questa mattina nell’Aula del Consiglio regionale della Lombardia, su iniziativa di Michele Usuelli (consigliere regionale di +Europa-Radicali), si è svolta un’iniziativa di critica nonviolenta nei confronti del Consigliere leghista Massimiliano Bastoni, emerso nelle scorse settimane come uno dei protagonisti dell’inchiesta giornalistica che ha svelato, tra le altre cose, le connivenze tra gli ambienti dell’estrema destra e i rappresentanti istituzionali della Lega. In particolare, il video di Fan Page ha evidenziato come Bastoni, insieme alla ex Consigliera regionale e ora europarlamentare Silvia Sardone, avesse utilizzato dei pacchi del Banco Alimentare come strumento di propaganda elettorale personale. Questa mattina, quindi, Michele Usuelli ha consegnato a Bastoni alcuni pacchi “alimentari” ai quali era stato affisso un volantino recante la scritta ”Alle prossime regionali fatti i pacchi tuoi”.
Intervenendo in Aula per motivare l’iniziativa, Michele Usuelli ha dichiarato:
“Non tocca a me contestare ipotesi di reato per finanziamento illecito dei partiti, sarà eventualmente la Magistratura a farlo e neppure sono stupito dalle contiguità tra l’estrema destra e i miei colleghi o ex colleghi Bastoni e Sardone, vicinanza che, peraltro, almeno Bastoni ha sempre rivendicato.
Ciò che invece mi indigna profondamente è che queste persone si siano permesse di andare a prendere gratis i pacchi alimentari per i poveri dal Banco Alimentare e, dopo averci affisso un loro volantino elettorale, avere scelto di distribuirli solo agli italiani, violando quindi lo statuto del Banco Alimentare, le norme per una corretta campagna elettorale e soprattutto quelle del vivere civile.
Questo è un dettaglio di inaudita violenza nei confronti di chi quel cibo lo ha donato, lo ha raccolto, e anche di chi lo riceve. Avevo visto in Cambogia nel 2002 il partito del dittatore Hun Sen fare la stessa cosa: distribuivano in campagna, prima delle elezioni, pacchi alimentari della Croce Rossa, non pagati da loro. Ricordo che pensavo: almeno questo in Italia non accadrà mai”.