“Le parole di Maurizio Gasparri sono indegne di un rappresentante delle istituzioni. Strumentalizzare la morte di un agente per colpire chi lotta per la legalizzazione delle droghe è un atto di viltà politica. Da decenni i proibizionisti come lui coprono con la propaganda il fallimento delle loro leggi: un sistema che riempie le carceri, arricchisce le mafie e condanna migliaia di giovani alla clandestinità e alla morte. L’ipocrisia di chi invoca sicurezza mentre difende un modello che produce solo violenza è la vera responsabilità di questa classe politica. Non accettiamo lezioni da chi ha costruito un regime di menzogne e paura. Gasparri ha sulla coscienza trent’anni di fallimenti, di repressione e di vite spezzate. È lui, non chi vuole legalizzare, a essere parte del problema. Chi vive di odio e menzogna non difende la legge: la infanga”. Così Filippo Bengino, Segretario di Radicali Italiani

