Castrazione chimica: l’Italia torna al Medioevo

L’Italia come la Russia, nonostante le dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che nel 2019 definì la proposta della Lega di introdurre la castrazione chimica come un “ritorno al Medioevo”. Si tratta di un provvedimento profondamente illiberale, che riporta il Paese indietro di secoli e risulta in palese contrasto con le norme comunitarie e la Costituzione.

Questa proposta, squallida e priva di legami con il concetto di reinserimento sociale, colpisce al cuore lo Stato di Diritto. In due anni, il Governo non si è limitato a introdurre decine di nuovi reati e ad aumentare le pene; oggi si ipotizza addirittura l’introduzione di punizioni corporali, totalmente incompatibili con una democrazia del XXI secolo.
Una sola parola: vergogna!

Lo dichiara in una nota Filippo Blengino-Tesoriere Radicali Italiani