“Mi pare sia piuttosto evidente che il centrodestra sia contro la transizione ecologica e l’innovazione così come proposte dal Pnrr. È questo uno dei nodi centrali nelle crescenti difficoltà che si stanno palesando nella sua realizzazione, non l’incompetenza”, così Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani nella trasmissione Bloc Notes in onda sulla radio New Sound Level.
“Tanto è vero che il governo italiano sta cercando di presentare delle variazioni al Piano perché, fondamentalmente, non è nelle sue corde. Basti vedere come i tre partiti della maggioranza votano sempre contro le proposte di direttive presentate dalla Commissione europea in materia di transizione ecologica.
Anche dal punto di vista legislativo siamo ancora in alto mare: la legge sulla concorrenza è un esempio su tutti. Poi c’è un altro piano, altrettanto importante: non bastano i soldi per far funzionare il Paese.
L’Italia ha un enorme problema di pubblica amministrazione e di una burocrazia, anche al livello del personale, che è per larga parte impreparata ad affrontare la mole di progetti da mettere a terra con il Pnrr.
Dopo le elezioni del 25 settembre non solo c’è stato un netto peggioramento per quanto riguarda la tutela dei diritti ma, anche se si nota di meno, su tutte le questioni attinenti al lavoro, all’ambiente e allo sviluppo che toccano direttamente i cittadini e che sono contenute nel Pnrr.
Le opposizioni si alleino e facciano seriamente – e dico seriamente – del Pnrr il loro vessillo”, conclude.