“L’elezione di Paolo Scaroni a Presidente dell’Enel è una brutta notizia per il nostro Paese”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Il Governo Meloni con questa proposta – accolta oggi dagli azionisti – ha deciso di mettere una pietra tombale sulla rivoluzione verde in Italia giacché il ruolo della multinazionale italiana dell’energia era fondamentale per raggiungere gli obiettivi del pacchetto Fit for 55 ovvero installare 70 GW di nuova capacità rinnovabile entro il 2030. Affidare questo compito a Paolo Scaroni è del tutto sbagliato. Per il suo passato, per il suo presente.
Non dimentichiamo infatti che il nuovo Presidente dell’Enel – da amministratore delegato dell’Eni, dal 2005 al 2014 – ci ha letteralmente consegnati al criminale di guerra Vladimir Putin, tanto è vero che prima dell’invasione russa in Ucraina l’Italia importava 29 mld di m3 di gas da Gazprom. Il 40% del totale. Un suicidio che hanno pagato economicamente tutti gli italiani.
Questa elezione è in continuità con la storica ‘amicizia’ tra Berlusconi e Putin; per di più serve alla premier Meloni per bloccare qualsiasi tentativo di innovazione verde in Italia, contrasto che già avviene in Europa sulle proposte di nuove direttive. Siamo sempre più vicini ai Paesi di Visegrad e sempre più lontani dall’Europa che innova”, conclude.