Coronavirus, Capriccioli/Magi/Usuelli: Alitalia chiarisca protocolli di sicurezza

“Questa notte mio figlio diciassettenne è atterrato all’aeroporto di Malpensa con un volo charter organizzato insieme all’unità di crisi della Farnesina, dopo essere stato rimpatriato per la chiusura forzata del suo programma di studio che prevedeva lo svolgimento del quarto anno di liceo in Argentina”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa Radicali


“Dopo aver atteso tre ore in aeroporto a Malpensa, mio figlio si è imbarcato sul volo di linea Alitalia delle 7, che sarebbe dovuto atterrare a Fiumicino per le 8:10. Il volo, sul quale non è stato effettuato alcun distanziamento tra un passeggero e l’altro (cosa che non consentiva, apparentemente, il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra) è decollato alle 9:43. Ne consegue che un volo sostanzialmente pieno è stato tenuto fermo, con tutti i passeggeri dentro, per due ore e tre quarti, aumentando ulteriormente le possibilità di contagio già accentuate dal fatto che non vi fosse distanziamento tra i passeggeri. 

Chiedo ad Alitalia, agli enti che vigilano sul trasporto aereo e alle altre autorità preposte se questo comportamento sia conforme alle misure che sarebbe necessario adottare nel momento critico che sta attraversando il paese: ma più in generale, e perciò a prescindere dal caso specifico, chiedo ad Alitalia di far conoscere con trasparenza gli standard di sicurezza che si è data, e che sta applicando in questi giorni, per garantire ai nostri concittadini l’incolumità durante gli spostamenti che essi fanno per le ragioni che tuttora la legge consente. Insieme a me lo chiedono Riccardo Magi, deputato di Radicali +Europa Centro Democratico, e Michele Usuelli, consigliere regionale della Lombardia di +Europa Radicali.

Nell’annunciare che sul tema proporremo interrogazioni nelle assemblee di rispettiva appartenenza, restiamo in attesa, per conto dei cittadini che rappresentiamo, di una vostra risposta”.