“A Donzelli lo ripetiamo con forza: siamo dalla parte dello Stato, per questo visitiamo le persone detenute e da anni ci occupiamo dei loro diritti”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Incredibili le affermazioni del vicepresidente del Copasir secondo il quale andare in carcere a visitare le persone detenute, così come hanno fatto i deputati Pd con l’anarchico Cospito, non significa compiere un preciso dovere istituzionale ma essere conniventi con quelle persone, e quindi complici dei reati che hanno commesso.
Non ci sarebbe neanche da dirlo ma stante la gravità di quanto affermato dall’onorevole Donzelli rivendichiamo ogni singola visita che abbiamo fatto in carcere nella nostra storia, ogni singola iniziativa perché lo stato di diritto sia rispettato negli istituti di pena.
Rivendichiamo le nostre battaglie per un carcere più umano e che risponda pienamente alla sua funzione rieducativa. Continuiamo altresì a ritenere ormai da anni il regime carcerario duro, il cosiddetto 41 bis, una forma di tortura.
Condanniamo gli atti terroristici ma alla violenza si risponde con il diritto non con altra violenza. Le parole di Donzelli possono invece generare muri di odio e incomunicabilità. L’onorevole se può, prenda nota”, conclude.