“Questa mattina abbiamo incontrato la vicesindaca di Torino Michela Favaro che ha mostrato interesse per la nostra proposta di gemellaggio con Dnipro. Anche questo è un modo per aiutare l’Ucraina”, così in una nota Igor Boni e Silvja Manzi, presidente e membro della direzione di Radicali Italiani subito dopo l’incontro che ha avuto come tema l’istanza popolare presentata a norma dello Statuto della Città dallo stesso Igor Boni con Andrea Turi e Daniele Degiorgis, coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta. L’istanza invitava il Comune di Torino ad attivarsi per chiedere il gemellaggio con la città ucraina di Dnipro.
“Ringraziamo per la disponibilità concreta e l’ascolto la vicesindaca. L’interesse dimostrato nei confronti della nostra proposta è un buon punto di partenza per costruire il percorso, politico e amministrativo, per arrivare al gemellaggio dei due Comuni. Siamo convinti che molte città italiane dovrebbero costruire rapporti di collaborazione e di cooperazione con città ucraine per prepararsi alla fase di ricostruzione.
L’iniziativa di gemellaggio rappresenta infatti un fondamentale strumento di sensibilizzazione politica, di mobilitazione e di cooperazione tra enti locali diversi ed è un formidabile strumento per costruire solidi legami economici. Dnipro può essere la città ideale con cui costruire questi rapporti, date le molte caratteristiche assimilabili a Torino: è costruita sul principale fiume del Paese, ha 1 milione di abitanti, è la terza città dell’Ucraina per dimensione, è un ex città industriale, ha una linea di metropolitana.
Una città che ha subito e subisce gli attacchi sui civili da parte delle truppe russe e che resiste come l’intera Ucraina. Il gemellaggio – concludono Boni e Manzi – sarebbe un ottimo modo anche per sviluppare nuovi rapporti internazionali e aprire ulteriori possibilità di scambio culturale ed economico