Giovedì 26 settembre presentano l’evento Marco Cappato (tesoriere ass. Luca Coscioni), Michele Usuelli (cons. regionale + Europa), Barbara Bonvicini (presidente Radicali Italiani), il dott. Fabrizio Cinquini (medico disobbediente) e i medici del Cannabis medical center. Appuntamento alle ore 11 in sala Gonfalone
Un appuntamento internazionale giunto al terzo anno consecutivo. Giovedì 26 settembre, alle 11 in sala Gonfalone (primo piano di palazzo Pirelli) il gruppo +Europa-Radicali in regione Lombardia ospita la presentazione del 3° Salone Internazionale della Canapa, in programma dal 27 al 29 settembre in via Watt 15, a Milano. Interverranno tre attivisti “con precedenti”, finiti sotto procedimento penale per aver disobbedito a leggi proibizioniste: a partire da Marco Cappato, denunciato più volte per possesso e distribuzione di stupefacenti. Ma anche Barbara Bonvicini, già indagata per istigazione a delinquere per aver organizzato un corso di coltivazione, e soprattutto Fabrizio Cinquini, meglio noto come il “dottor Cannabis”. Da anni Cinquini porta avanti la propria disobbedienza civile coltivando in prima persona il principio attivo necessario a curare i suoi pazienti con i farmaci a base di Thc, di difficile reperibilità in Italia.
“Non potevamo non dare il nostro contributo, vista anche la particolare attenzione che il Salone ha sempre riservato alla cannabis terapeutica”, spiega Michele Usuelli, medico e Consigliere regionale radicale eletto in +Europa. Saranno presenti, inoltre, alcuni medici prescrittori del Cannabis Medical Center di Milano, che, durante il Salone, avranno uno spazio dedicato per visitare i malati e stilare piani terapeutici a costo ridotto. “Viste le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale al Welfare contro l’operato dei medici del Cannabis Medical Center, domani daremo loro voce proprio nella sede del Consiglio regionale”, dice il consigliere. “Lo scorso novembre – prosegue – il Consiglio approvava all’unanimità una mozione per l’avvio della coltivazione di cannabis terapeutica in Lombardia, anche da parte di aziende private. Per questo è significativo ospitare un collega che mette a repentaglio la sua professione per garantire il diritto alla cura e alla continuità terapeutica dei malati”.
“La demonizzazione della cannabis provoca conseguenze disastrose in tutti gli ambiti di utilizzo della pianta, da quello medico a quello industriale, con ripercussioni sulla ricerca in tutti i settori. – prosegue Barbara Bonvicini, presidente di Radicali Italiani – Poche ore fa, a Roma, la Polizia ha effettuato un maxi sequestro di pasta, taralli, olio e tisane alla cannabis: è questa la “guerra alla droga” intrapresa dai proibizionisti? Al Salone racconteremo quanto il proibizionismo sia in realtà una vera e propria “guerra allo sviluppo economico”. Un progetto di legalizzazione, come quello presentato alla Camera dai Radicali nel 2016 e firmato da oltre 67mila cittadini, genererebbe un indotto di quasi 8 miliardi di euro, eliminando parte del mercato nero, favorendo l’agricoltura e la ricerca ed annullando i costi di una giustizia inefficace.”
25 settembre 2019