«Le affermazioni della Ministra Lamorgese – ovvero che le cosiddette “riammissioni informali” verso la Slovenia non siano effettuate nei confronti dei richiedenti asilo – sono smentite da quanto aveva dettagliatamente esposto il suo sottosegretario rispondendo a una mia interrogazione a fine luglio. In particolare il sottosegretario Variati aveva riferito che qualora le autorità slovene accettino la procedura di riammissione informale, le richieste di protezione vengono di fatto ignorate da quelle italiane» afferma Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa, commentando la visita della Ministra a Trieste.
«Le affermazioni della Lamorgese non ci rassicurano perché sappiamo che questi respingimenti hanno coinvolto centinaia di persone nei mesi scorsi – più di 800 secondo quanto riferito dalla Ministra, a fronte dei 200 dell’anno precedente – e che aumenteranno in seguito al promesso invio di ulteriori militari al confine.
È urgente che il Governo chiarisca in Parlamento questa palese contraddizione che vuole far passare come regolari riammisssioni quelli che sono veri e propri respingimenti a catena con i quali, attraverso un coordinamento tra le forze dell’ordine di tre diversi paesi, centinaia di richiedenti asilo vengono portati fuori dall’Unione europea e sottoposti a violenze inaudite. Si tratta di una grave violazione del diritto europeo e internazionale; chiederò che su questo venga avviata un’indagine conoscitiva in Parlamento», conclude.
10 settembre 2020