“Quella di Grillo è una visione parziale e incompleta”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
“Uno dei limiti più grossi del Movimento 5 Stelle in materia di rifiuti è sempre stato quello di non preoccuparsi della parte indifferenziata del rifiuto, e quanto dichiarato oggi da Beppe Grillo non fa che confermarlo. Infatti il leader del Movimento cita esclusivamente i bandi emanati dal Ministero della Transizione Ecologica con i fondi del Pnrr per realizzare gli impianti legati all’economia circolare.
Non nomina l’altra filiera del ciclo che attiene all’indifferenziato e che – soprattutto nel centro Sud – paga un ritardo impiantistico impressionante. Se nei decenni avessimo realizzato quanto andava costruito – così come ha fatto il resto dei paesi europei – i bandi del MITE sarebbero bastati. Purtroppo non è così.
Per quanto riguarda invece i poteri commissariali citati sempre da Grillo, anche noi abbiamo forti dubbi sull’utilità, ma qualsiasi strada normativa e autorizzativa si decida di percorrere bisogna tenere a mente che una cosa sarà fondamentale: la partecipazione dei cittadini.
Nessun impianto dei rifiuti sarà mai costruito nei tempi e nei modi previsti senza coinvolgere la cittadinanza. Questo vale per gli impianti di compostaggio, per quelli intermedi e soprattutto per i termovalorizzatori”, conclude.