Coronavirus: migranti, regolarizzare i lavoratori non comunitari già in Italia per supportare settore agricolo


“Sono tante le realtà che hanno messo in evidenza le ripercussioni che la pandemia in corso avrà sull’agricoltura, quando i lavoratori stranieri stagionali non saranno nella condizione di poter giungere in Italia. Il rischio è quello di far andare perduta parte dei raccolti, una perdita che in questo momento proprio non possiamo permetterci, sia sotto il profilo economico che per ciò che riguarda la fornitura alimentare.

Secondo le organizzazioni del settore, abbiamo bisogno di circa 250mila persone: l’unico modo per soddisfare questo grande fabbisogno di manodopera è quello di regolarizzare i lavoratori non comunitari già presenti in Italia, rilasciando loro un permesso di soggiorno in presenza di un contratto di lavoro. Una soluzione che non si limiterebbe a produrre benefici per il settore agricolo, ma che toccherebbe, in modo positivo, anche quello dell’assistenza alla persona, quanto mai rilevante oggi che tanti anziani sono costretti all’isolamento e necessitano di aiuto e cure costanti.

Chiediamo alle ministre Lamorgese e Catalfo di prendere i provvedimenti necessari affinché questo percorso sia portato quanto prima in Consiglio dei ministri” dichiarano Massimiliano Iervolino e Giulia Crivellini, Segretario e Tesoriera di Radicali Italiani.

Campagne

6 aprile 2020