“Non è un ginocchio scoperto a minacciare la scuola, ma l’idea che un preside possa decidere come devono vestirsi le ragazze e i ragazzi. La circolare dei licei di Terni, che vieta minigonne, pantaloni corti e top imponendo un dress code, non educa al rispetto: educa all’obbedienza”. Lo dichiara Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani.
“Dietro la parola decoro si nasconde spesso la vecchia ossessione per il controllo del corpo, soprattutto di quello femminile – prosegue Blengino -. Ma la scuola pubblica non è una sacrestia: è un luogo dove si impara a pensare, non a coprirsi. Prendiamo atto che nel 2025 un ombelico o una caviglia fanno ancora tremare i presidi dei licei di Terni. Quel bigotto moralismo ha il retrogusto stantio di chi vuole scuole senza educazione sessuo-affettiva e dove il corpo, il desiderio e la libertà restano tabù. Questa non è la scuola che meritano gli studenti italiani.” – conclude.

