Oggi ci siamo anche noi a piazza del Popolo per portare la bandiera europea, al fianco di quella ucraina e di quella di tutti i popoli che resistono contro l’oppressione autoritaria di chi l’Europa la vuole cancellare.
Essere europei oggi significa battersi perché l’Europa faccia quel salto in avanti che non ha avuto il coraggio di fare negli ultimi 30 anni, quando la pace e il progresso economico lo avrebbero reso più facile, e resista, davvero unita, all’abbraccio mortale tra Trump e Putin. E la strada per difendere l’Europa passa necessariamente per una difesa comune europea, che, serve ribadirlo, necessita delle armi. Non bastano le bandiere, non servono compassate dichiarazioni fintamente pacifiste. I partiti che hanno votato contro il riarmo si assumono una responsabilità pesante: voltarsi dall’altra parte significa chiudere gli occhi di fronte a un popolo che resiste anche per noi. Questo assurdo sacrificio di vite umane ci impone di essere risoluti, di abbandonare ogni timidezza e ambiguità: il non c’è futuro per l’Europa se a Kyiv sventolerà la bandiera del regime di Putin.
Lo dichiara Filippo Blengino, Segretario di Radicali Italiani.