Disobbedienza civile su cannabis e codice della strada: Segretario di Radicali Italiani si autodenuncia, revocata patente

Questa mattina a Roma, il segretario di Radicali Italiani, Filippo Blengino, si è autodenunciato per “guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti” alle forze dell’ordine come atto di disobbedienza civile rispetto alla norma introdotta dal Ministro Salvini nel codice della strada che punisce l’uso di sostanze senza richiedere prove concrete di alterazione delle capacità di guida.


Blengino, che aveva assunto cannabis sabato scorso, ha scelto di mettersi alla guida il lunedì mattina in piena lucidità, dimostrando l’assurdità della legge. Con questa azione, il segretario dei Radicali denuncia una misura che non solo è ingiusta, ma anche dannosa per migliaia di cittadini che dipendono dalla guida per il proprio lavoro.


“Molti ignorano che le tracce di cannabis restano nell’organismo per giorni, anche quando non vi è più alcuna alterazione delle capacità – ha dichiarato Blengino prima del fermo -. Con questa norma, lo Stato punisce individui perfettamente lucidi alla stregua di chi si mette al volante in uno stato psico-fisico alterato. È una politica propagandistica che non risolve alcun problema reale. Rovinare vite senza motivo, criminalizzare chi non è alterato, è l’ennesima dimostrazione di una politica miope e punitiva. Mi è stata revocata la patente, ma l’unico non lucido è proprio Salvini”


“Andremo avanti anche con altre disobbedienze – aggiunge il Presidente di Radicali Italiani Matteo Hallissey – fino a quando questa norma del codice della strada non sarà revocata. L’art. 187 non ha alcun fondamento giuridico; se non si riuscirà a cambiarlo tramite il buon senso, ci penseranno i giudici. Nell’attesa, migliaia di cittadini vedranno la propria vita compromessa. Siamo pronti a sfidare Salvini e questo codice della strada nelle aule dei tribunali.”