Perché Gli Ucraini Non Possono Fidarsi dell’Opposizione Russa

“Questa notte alle 23:00 Kyiv è stata attaccata con missili e droni. Per fortuna, tutti i missili e i droni sono stati abbattuti, ma il fragore delle esplosioni è stato tremendo. Non sono riuscita a dormire fino all’alba. Ieri notte, mi trovavo a Bila Tserkva e, che coincidenza!, anche lì mi sono svegliata di soprassalto a causa di due forti esplosioni alle 2:20. La mia casa si trova a ridosso della caserma della 72ª Brigata, al centro della città, e i droni volavano sopra di noi. Ancora una volta, non sono riuscita a dormire fino all’alba.

Mentre ero seduta sul pavimento del corridoio comune del condominio in cui abito, ho riflettuto sugli appelli scioccanti degli oppositori russi recentemente liberati, che chiedono di eliminare le sanzioni che “colpiscono i comuni russi”. In particolare, mi sono tornate in mente le parole di Andrey Pivovarov, un politico del movimento “Open Russia” di Khodorkovskyi. Nella sua prima intervista alla Novaja Gazeta, Pivovarov ha dichiarato:

«Sono contro la guerra. Mi identifico con il tricolore russo perché sono un patriota russo e questa è la bandiera dello Stato russo. Non posso sostenere l’aiuto alle forze armate ucraine, perché sono contro la guerra, e per me è inaccettabile, e poiché, dopo tutto, rimango un politico russo».

Per quanto riguarda i cittadini russi che combattono contro i cittadini ucraini, Pivovarov ha affermato:

«Molti sono spinti dalla paura e dalla povertà. E forse queste persone non sono sostenitori degli ideali democratici, ma augurare loro la morte, aiutarli a farlo è per me inaccettabile».

Tuttavia, Pivovarov e le altre persone come lui non si sporcheranno mai le mani da perfetti pacifisti e ipocriti; difenderanno sempre i ‘’comuni russi’’ che producono missili e droni, che bombardano case e ospedali ucraini, che uccidono, che stuprano senza distinzione di età e sesso, che rubano lavatrici e WC. Non sosterranno mai la lotta armata dei coraggiosi patrioti russi che combattono insieme agli ucraini o raccolgono fondi per le Forze Armate ucraine.

Ha scritto stamattina sulla sua pagina FB  Olena Nazarenko, un’attivista di origine ucraina che vive in Italia da più di 20 anni e che dal 2014 è redattrice di Euromaidan Italia.

Anche se questo sarebbe già sufficiente per capire perché gli ucraini non possono collaborare con i “russi liberi” o con ‘’l’opposizione russa” vorrei aggiungere  alcuni ‘’dettagli’’…

C’è un aspetto che viene trascurato dagli ucraini, dai sostenitori della lotta ucraina e dal mondo occidentale, poiché riguarda esclusivamente la Federazione Russa e e la sua esistenza sul mondo.

Gli ucraini cercano di risolvere i propri problemi legati all’invasione del vicino e non hanno né il tempo né il desiderio di dedicarsi a questo tema. L’Occidente, d’altro canto, preferisce accettare l’“opposizione” russa che si dichiara “contro la guerra” solo perché vivere sotto le sanzioni è scomodo, e non perché muoiono ucraini o la Crimea è stata annessa 10 anni fa, o perché vorrebbe risolvere i veri problemi interni legati al colonialismo di Mosca.

I veri oppositori sono praticamente sconosciuti, proprio perché l’Occidente teme questo passaggio necessario per stabilire una pace duratura sul territorio che da 300 anni ha accettato (anche attraverso guerre) come un impero russo.

È giunto il momento di aprire gli occhi alla verità: la Federazione Russa, erede della ‘’prigione dei popoli’’ chiamata Unione Sovietica e, ancora prima, dell’impero russo, si è trasformata dalla Moscovia all’impero grazie alla colonizzazione dei territori confinanti con il suo, a volte con armi e a volte con l’inganno della ‘’cultura’’, per poi assimilare i popoli colonizzati, chiamandoli “russi”. In realtà, solo i moscoviti erano la nazione privilegiata a cui si aggiungevano le élite vendute dei paesi colonizzati che accettavano la prepotenza e la superiorità moscovita.

Non sono stanco di ripetere che non esiste nessuna Russia, è un bluff che si trascina nei secoli che l’Occidente ha accettato e accetta per paura di trovarsi davanti a tanti piccoli Paesi con una storia travagliata.

Non possiamo chiudere gli occhi e non vedere che tutti i conflitti nel mondo sono spesso descritti come “guerre civili”, spesso con ‘’l’aiuto informatico” del Cremlino, grande specialista nel diffondere informazioni false che lo aiutano ad apparire come il “liberatore” e il “garante della pace” a livello internazionale. In realtà, è solo un modo subdolo per mantenere il suo potere, fondato sulla prepotenza militare, sulle bugie, sull’aggressività e povertà interne, che costringono i popoli schiavi a sottomettersi al potere del Cremlino, e soprattutto sulla paura dell’Occidente di avere un altro continente euroasiatico simile a quello africano che si è liberato dai colonizzatori europei, spesso aiutato dall’armata sovietica, chiamata russa e non Rossa, come era chiamata nei tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Ritornando alla Federazione Russa di oggi e alla sua vera opposizione al regime di Putin, bisognerebbe guardare agli attivisti che vedono il loro futuro nei propri Paesi indipendenti, con la loro lingua e cultura, con i loro passaporti e, soprattutto, le ricchezze del loro territorio che sono così preziose per la Moscovia nella sua continua espansione colonialista.

La vera opposizione esiste e si chiama “Free Nations League”, che lotta per la libertà dei popoli nativi nella Federazione Russa, ma chi è disposto a conoscerla e darle attenzione? Infatti, tutti coloro che sono contrari al regime colonialista di Mosca si sono già uniti alla lotta ucraina per l’indipendenza, perché comprendono i veri obiettivi del Cremlino e sono consapevoli delle conseguenze che tutti noi affronteremo una volta che la cosiddetta pace dettata da Mosca sarà raggiunta, con il Cremlino che non perderà le sue colonie “interne”.

Il “popolo russo”, così amato dall’Occidente, non esiste. Esistono i portatori del passaporto della Federazione, che in realtà non è altro che una prigione, in cui ogni cittadino è un carcerato che vive in un enorme lager, in cui può essere sterminato per il desiderio dell’usurpatore del potere nel Cremlino.

L’Occidente preferisce illudersi e continua a vedere un vasto territorio colonizzato 300 anni fa e una storia riscritta da Mosca come l’unico modo di percepire la realtà. Questo fenomeno sarà sicuramente studiato in futuro, ma la domanda odierna è come sia stato possibile creare una realtà parallela legata alle risorse informative a cui tutti hanno creduto nonostante le evidenze e la possibilità di scoprire la verità senza tanta fatica. I territori colonizzati portano a Mosca le ricchezze con cui essa conquista in Occidente uno sguardo favorevole e l’attenzione alla sua versione della storia e della realtà, nonostante gli archivi europei pieni di testimonianze e documenti storici che sono in grado di smentire Mosca.

L’Occidente continua a ripetere l’errore della favola su cui è cresciuto e accoglie ‘’Giuda’’ al proprio tavolo, solo per essere poi massacrato con il “sostegno del popolo” che sceglie di liberare i criminali e non i veri pacifici divulgatori del bene. Il bene che  nel contesto di oggi si traduce  nei diritti umani rispettati dalla legge internazionale. 

La mia domanda è: continueremo a credere che ci sarà una risurrezione dopo la morte o combattiamo per sopravvivere, o saremo costretti a pagare con la nostra libertà, come oggi pagano i popoli colonizzati da Mosca e, soprattutto, l’Ucraina con milioni di vite spezzate?

Saremo capaci di ascoltare la vera opposizione che lotta per una pace in cui saranno risolti i pericoli futuri e si eviterà il ritorno alla guerra che il Cremlino porta nel mondo con inganno e crudeltà, sotto il potere assoluto di un despota e l’opposizione incapace di ammettere il colonialismo che vive nel sangue moscovita da secoli?