Nel nostro Paese le norme proibizioniste in tema di droghe colpiscono anche i malati: solo lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è attualmente autorizzato a produrre le infiorescenze ai fini terapeutici. Il resto viene importato dall’estero (alla faccia del made in Italy!). E mentre c’è chi continua a scagliarsi contro chi, nel regolamentare l’utilizzo delle droghe, pensa a come governare un fenomeno anziché vietarlo, centinaia di malati sono costretti a rivolgersi alla criminalità per poter lenire i propri dolori.
Vogliamo rendere pubbliche le storie di chi ha diritto di accedere alla cannabis terapeutica ma che per storture burocratiche, carenze e difficoltà non riesce a farlo. Raccontarci la propria storie è un ottimo modo per contrastare insieme quel vento proibizionista che riempie le carceri, intasa i tribunali, regala soldi alle criminalità e crea sofferenze.
Lo si può fare scrivendo a tesoriere@radicali.org o chiamando il numero 366 537 0589 (Filippo Blengino).